MULINELLO CODA DI TOPO E FINALI PER LA MOSCA

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Autore Topic: MULINELLO CODA DI TOPO E FINALI PER LA MOSCA  (Letto 16607 volte)

^FLY^

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il: Aprile 18, 2007, 23:30:51
Avendo notato un pò d'interesse in alcuni amici del forum, continuo con una sommaria descrizione dell'attrezzatura da Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login, in seguito se Vi va potremo parlare delle mosche e poi del LANCIO!.
Il MULINELLO ha solo il compito di raccogliere la lenza(coda di topo più baching) perché la preda va salpata raccogliendo la coda con la mano sinistra per chi lancia con la destra e viceversa, la caratteristica che deve possedere è quella di essere più leggero possibile , per questo i migliori sono quelli in lega d'alluminio ecc. . la grandezza è relativa alla coda utilizzata. LA CODA è una speciale lenza con un'anima in trecciola di nylon ricoperta con un materiale gommoso, deve essere il più possibile flessibile e morbida, deve scorrere facilmente negli anelli della canna. Di code ne esistono di tanti tipi ma la più usata è quella a doppio fuso, è lunga da 25 a 27 metri ed ha un profilo,  appunto, come quello della coda del topo , da qui il nome, doppio fuso perché è rastremata da ambedue le estremità così diventa reversibile.Le code vengono classificate con i numeri:
DT3  -grammi 6,5 per i primi 9 metri
DT4  -   "      7,8           "
DT5  -   "      9,1           "         ecc.
possono essere sia affondanti per la mosca sommersa sia galleggianti per la mosca secca.(si capirà meglio quando parleremo di mosche.

IL FINALE ha anche esso una forma conica che si ottiene annodando dei segmenti di nylon di diametri decrescenti. Questi segmenti, opportunamente dimensionati, creano dei finali di lunghezza variabile da metri 1.50 a metri 3,50 , i lanciatori più esperti usano misure ancora più lunghe, si capirà il perchè quando si parlerà di LANCIO. per il momento ciao a tutti.
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giuseppe.raffa

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Risposta #1 il: Maggio 11, 2008, 19:17:29
Salve a tutti e un GRAZIE a FLY per la sollecitudine.
Oggi la mia prima uscita di pesca su un torrente della mia provincia ( quasi quasi facevo prima a venire sul Savuto).
Ed ecco le domande:
Fonti autorevoli mi avevano dato per certa la presenza di trote in questo torrente, ma di pesce non ne ho intravisto proprio per niente: MA I PESCI SI NOTANO QUANDO NUOTANO IN CORRENTE ????.
Secondo quesito: ho una canna di 7'.60 e oggi ho utilizzato un finale lungo una volta e mezza la canna, perchè mi sono arrivati di questa misura, e ho quindi il sospetto che il motivo per il quale la mia mosca a volte si impigliava nell' erba delle sponde sia dovuto a questo(....???). OPPURE E' QUALCHE DIFETTO NEL LANCIO?. BISOGNA RISPETTARE DELLE PROPORZIONI FRA LUNGHEZZA DELLA CANNA E FINALE?. Il corso d'acqua era comunque piccolo e molto infrascato.


^FLY^

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Risposta #2 il: Maggio 11, 2008, 19:38:21
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Fonti autorevoli mi avevano dato per certa la presenza di trote in questo torrente, ma di pesce non ne ho intravisto proprio per niente: MA I PESCI SI NOTANO QUANDO NUOTANO IN CORRENTE ????.
Secondo quesito: ho una canna di 7'.60 e oggi ho utilizzato un finale lungo una volta e mezza la canna, perchè mi sono arrivati di questa misura, e ho quindi il sospetto che il motivo per il quale la mia mosca a volte si impigliava nell' erba delle sponde sia dovuto a questo(....???). OPPURE E' QUALCHE DIFETTO NEL LANCIO?. BISOGNA RISPETTARE DELLE PROPORZIONI FRA LUNGHEZZA DELLA CANNA E FINALE?. Il corso d'acqua era comunque piccolo e molto infrascato.
Un occhio abituato riesce a scorgere i pesci nell'acqua e soprattutto le bollate.
la lunghezza della canna è ok ma non esiste nessuna relazione tra essa ed il finale. Più il finale è lungo più abile deve essere il pescatore per distenderlo.
Per quanto riguarda la mosca che si impiglia nell'erba, credo proprio sia dovuto ad un difetto di lancio.
ti consiglio di costruirti da solo i finali, ti posto una ricetta che va bene per torrenti stretti.


il nodo è quello detto "di sangue" o del "chirurgo"
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giuseppe.raffa

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Risposta #3 il: Giugno 12, 2008, 18:27:49
Ciao FLY.
Ho letto da qualche parte , non ricordo dove, di un accorgimento per collegare l'ultimo tratto del finale (quello che porta la mosca) , allo spezzone a monte, tramite due asole, sia per agevolare eventuali sostituzioni dello stesso, e per evitare al contempo, nell' effettuare cambi dell'artificiale, di ritrovarsi dopo due o tre volte, un spezzone di filo molto piu corto che pregiudicherebbe la  posa corretta del finale stesso sull'acqua.
Volevo conoscere la tua opinione in merito.
Saluti, Giuseppe.


Flyfisherman

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Risposta #4 il: Giugno 12, 2008, 19:57:36
Ciao Siponte... questo metodo delle due asole, si può dire che sia il più rapido, e va benissimo...come giunzioni, tutte quante vanno bene (cast connector, nodi sangue, anche il doppio nodo)...
Una mosca che si posa leggera e perfetta sull'acqua....è come una poesia, soave per il moschista...autocostruttore...che non può fare altro che perdersi in essa accompagnato dalla natura che lo circonda e accoglie...nella sua immensa bellezza..


^FLY^

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Risposta #5 il: Giugno 12, 2008, 20:22:00
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Ciao FLY.
Ho letto da qualche parte , non ricordo dove, di un accorgimento per collegare l'ultimo tratto del finale (quello che porta la mosca) , allo spezzone a monte, tramite due asole, sia per agevolare eventuali sostituzioni dello stesso, e per evitare al contempo, nell' effettuare cambi dell'artificiale, di ritrovarsi dopo due o tre volte, un spezzone di filo molto piu corto che pregiudicherebbe la  posa corretta del finale stesso sull'acqua.
Volevo conoscere la tua opinione in merito.
Saluti, Giuseppe.

Ciao Giuseppe, si chiama LOOP TO LOOP io uso questo attacco, molto comodo, sia per legare coda e finale, sia per l'ultimo pezzo.


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giuseppe.raffa

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Risposta #6 il: Luglio 17, 2008, 18:16:39
Ciao FLy. Ho notato in queste mie prime battute di pesca, che al momento di cambiare l' artificiale e magari sostituendolo con un altro di dimensioni e peso diverso, ne viene fuori un lancio divrso rispetto q prima; ho la sensazione per esempio che montandone uno  piu piccolo, ottengo un lancio piu pulito, una mosca che si posa meglio e una distanza maggiore. Ti chiedo : è solo un'impressione  o le cose stanno proprio cosi?
Un'altra cosa, sai che sono un perfetto autodidatta e nonostante noti miglioramenti progressivi nella mia tecnica ogni volta che vado a pesca, non sono anora riuscito a venire a capo di un problema:
mi succede che ad ogni lancio, quando il loop si svolge alle mie spalle, inevitabilmente la mosca entra in contatto con l'acqua. Dov'è l'errore?
Pesco con una 7.6 coda 5


Flyfisherman

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Risposta #7 il: Luglio 17, 2008, 18:51:52
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Ciao FLy. Ho notato in queste mie prime battute di pesca, che al momento di cambiare l' artificiale e magari sostituendolo con un altro di dimensioni e peso diverso, ne viene fuori un lancio divrso rispetto q prima; ho la sensazione per esempio che montandone uno  piu piccolo, ottengo un lancio piu pulito, una mosca che si posa meglio e una distanza maggiore. Ti chiedo : è solo un'impressione  o le cose stanno proprio cosi?
Questo dipende dall'attrito dell'aria sull'artificiale.. ergo : più l'artificiale e voluminoso, più difficile risulta il lancio..

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mi succede che ad ogni lancio, quando il loop si svolge alle mie spalle, inevitabilmente la mosca entra in contatto con l'acqua. Dov'è l'errore?
Pesco con una 7.6 coda 5

Molto probabilmente è dovuto al fatto che forse non rispetti lo stop dietro... o perchè la coda è inadeguata alla potenza della canna..quindi è più pesante e tende a cadere..

Spero di esserti stato utile...

ciao e  ;D
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Risposta #8 il: Luglio 17, 2008, 19:49:43
Antonio, non è facile individuare l'errore che commetti senza vederti. Intanto quello che ha scritto Alessandro per quando riguarda l'attrito è vero,ma io penso che sia più un problema di lancio che di mosca.
Fermo restando che la coda sia adatta alla canna, prova a fare cosi:
Tieni la canna non in verticale ma inclinata rispetto al tuo corpo in modo che formi un angolo di 45 gradi;
nel lancio all'indietro, quando la canna è in direzione della tua testa dai una spinta più forte per una escursione del vettino di circa 30 cm e guarda che la coda sia proiettata verso l'alto; a coda quasi distesa inizia il lancio in avanti con una accelerazione crescente e prima che la canna raggiunga la posizione orizzontale, ridai di nuovo la spinta. tutto questo deve essere fatto con la coda tesa tra la mano sinistra e il primo anello della canna, anzi dovresti spostare la mano sinistra che tiene la coda all'indietro per effettuare la trazione.
Un consiglio : non pensare alla pesca ma esercitati con il lancio, vedrai che riuscirai, quello che conta è la velocità della coda, senza imprimere potenza ma accelerazione progressiva.
Credimi che è più difficile a dirsi che a farsi. Se avrai occasione di venire a Cosenza contattami così possiamo correggere gli errori.

prova a guardare il disegno. M.S. sta per Momento Spinta

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giuseppe.raffa

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Risposta #9 il: Ottobre 11, 2008, 19:06:35
Salve a tutti, Mi sono deciso a cambiare la coda al mio mulinello. Nella confezione ho trovato lo spezzone di calza che porta l'asola dove va collegato il finale, ma non ricordo assolutamente il procedimento per collegare questo alla coda. Chi mi può postare lo schema?


Flyfisherman

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Risposta #10 il: Ottobre 11, 2008, 20:22:33
 leggi qui..

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o in alternativa..scarica il libro, che ci sono illustrazioni veramente esaustive..

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Ciao
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donatot

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Risposta #11 il: Febbraio 18, 2011, 20:11:30
Girovagando nella sezione mosca, ho trovato questo topic, l'ho aperto, per parlare del finale di mia costruzione. Me lo sono costruito per le mie esigenze di pesca, perché, quelli che sono in commercio, come i conici e quelli a nodi, acquisiscono delle spire memorizzate, durante lo stato di riposo sul mulinello. Queste spire poi, bisogna stirarli (tenderli) per bene, per fargli perdere la memoria, ma non e mai sufficiente al 100%. Bisogna sempre prendere un nuovo finale per pescare. Mentre con questo lavoro, tengo sempre un finale privo di spire memorizzate, anche per lungo tempo montato sulla coda e mulinello, senza pescare. La foto che vedete e il finale che ho tolto dal mulinello e già stato usato da un anno…sembra nuova ancora.
 

Un lavoro massacrante! Per fare un finale da metri 3.50 ci vuole più di una giornata di continuo lavoro, naturalmente si può anche sospendere per un po’ di riposo. La costruzione consiste di fare la prima parte più grossa (per la potenza) la seconda invece e a scalare per poi raggiungere la parte più fine dove si aggancia il pezzo che si lega la mosca artificiale. Il brutto del lavoro, e quello! che ci vuole molto attenzione nell’intreccio, mantenendo le spire sempre uno vicino all’altra, e non deve passare la luce dentro, questo serve per non fare incorporare l’acqua, perché può affondare durante la pesca in superfici. Certo per avere la certezza sicura che non affonda bisogna ingrassarlo, perché come tutti i finali in nylon affondano sempre. Il nylon usato per la costruzione e lo 0.20x3 cm 130 – 0.18x3 cm 90 – 0.16x3 cm 70 – 0.14x3 cm 50. Naturalmente si possono usare anche altre misure, per avere in parte potenza oppure renderli più soffici, questo a secondo le esigenze di come lo si vuole usare nella pesca.

Poiché molte cose si tengono per se e non sono mai mostrato in giro, ho ritenuto opportuno di condividerlo con voi, idee che oltre la pesca si possono creare personalizzazioni proprie.
>(((((((((°><°)))))))))<
Molto meglio la riva silenziosa di un fiume in una calda giornata di primavera con gli insetti che ti schiudono tutto intorno e accompagnati solo da qualcuno che è capace di assaporare questa magica atmosfera.


farius

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Risposta #12 il: Febbraio 21, 2011, 09:17:29
Ciao Donato
trattasi del classico finale "Furled Leader", ci sono varie versoni per realizzarlo, ora aspettiamo la tua 

io realizzo delle treccine secondo la ricetta di W.Ziemacki, e per renderle un pò più galleggianti, dopo averla realizzata l'appendo, sotto ci metto un piombo di una 10 di gr e ci passo la colla pattez extreme, in modo da rivestirla e chiudere l'inteccio, ovviamente ogni tanto gli dò una ingrassata.
concordo con quello che dici: con una treccina ci fai anni, e poi ha una buona plasmabilità.


donatot

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Risposta #13 il: Febbraio 21, 2011, 10:22:14
Ciao Amedeo, parli, di questo intreccio

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Mi dispiace, il mio non e questo metodo!, perché questo "Furled Leader", alla fine, fa i nodi per collegare gli altri capi di nylon.

Devi sapere che sotto le armi, intrecciavamo le cinture di cuoio, senza tagliarle, quelle rimanevano intatte! In quell'epoca, parecchie idee uscivano dalla propria mente... sto parlando di 40 anni fa, se hai visto qualche cintura in cuoio sono "piattine" come il mio metodo senza nodi di giuntura. La foto che vedi del mio finale e stata fatta ravvicinata "in macro" da vicino e un'altra cosa, vedi solo un nylon, con spire talmente strette che non ha bisogno neanche d'ingrassarlo.

I collanti all'inizio, ci avevo già pensato e fatto anche qualche prova, hanno risultato di qualche appesantimento del finale, mi piace così senza niente, naturale.

Poi le piattine, durante il lancio, penetrano meglio nell'aria e diventa velocissimo e preciso. Poi se avremo occasione d'incontrarci, vedrai da te.

Ciao
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farius

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Risposta #14 il: Febbraio 21, 2011, 10:49:49
sia nel metodo che ho provato a fare, sia nella treccian di Ziemaki niente nodi, mi sono ripromesso di realizzarle in seta ma non riesco a trovare un filato fine e resistente in seta.

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donatot

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Risposta #15 il: Febbraio 21, 2011, 12:04:55
Ciao Amedeo, conosco benissimo, questo metodo e anche quello di Stany, l’ho visto fare, sia a Castel di Sangro una volta e poi anche a casa sua che ci sono stato con un amico Abruzzese.

Questo che sta nel disegno e quello che hanno fatto quasi tutti, mi risulta che si apre e forse per questo lo devi apprettare con prodotti adeguati. Perché le spire si aprono e s'impiglia l'amo dentro non solo poi beve acqua e affonda.

In commercio ci sono anche quelli con intreccio tubolare, e conici, quelli erano ben fatti, anche quelli se non s’ingrassavano continuamente affondavano.

Vedi Amedeo, in passato con l’evento della mosca, si comprava di tutto e di più, alla fine si andava sempre su finali fatti a nodi perché risultavano i migliori e ancora tutt’oggi.

Ciao


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