Pesca al Pesce Serra dalla barca
Il Pesce Serra, diffuso in quasi tutti i mari , e’ un predatore feroce, uccide solo per aggressivita’, piu’ del suo fabbisogno alimentare. Questa caratteristica lo rende uno dei migliori pesci da traina, infatti attacca l’esca anche senza la spinta di necessita’ alimentare, ma solo per istinto.
Possiede una robusta dentatura in grado di tagliare a meta’ un Cefalo o di procurare profonde ferite durante la slamatura.
Le dimensioni massime sono 130 cm e 14 Kg di peso, ma nel Mediterraneo non risultano catture di peso superiore a 8/9 Kg.
E’ un pesce pelagico che vive fino alla profondità di -200 mt. Frequenta, nei mesi caldi, le acque costiere, fino ai frangenti in prossimita’ della spiaggia o di fronte a promontori rocciosi, occasionalmente anche in acqua salmastra.
I piu’ piccoli si muovono in gruppi numerosi, i piu’ grandi tendono a rimanere piu’ isolati.
La riproduzione avviene da Maggio a Dicembre, secondo la latitudine. La temperatura dell’ acqua che preferiscono e’ intorno a 20°.
E’ un eccellente pesce sportivo. Quando allamato si difende con molta energia compiendo fughe improvvise e balzi fuori dall’acqua.
Aiutato da una dentatura formidabile e da forza eccezionale puo’ liberarsi facilmente troncando anche lenze in filo di acciaio.
Generalmente attacca l’esca con decisione, ma, a volte, si ferma ad un primo morso e non prosegue l’attacco, forse per l’abitudine di uccidere anche senza lo stimolo di mangiare la preda.
LA PESCA DEL PESCE SERRA DALLA BARCA
IL Serra puo’ essere pescato nei periodi in cui si avvicina alla costa, che nel Tirreno va da Giugno ad Ottobre e in anni particolarmente miti fino a tutto Novembre.
Il metodo piu’ redditizio per la pesca dalla barca e’ la traina, ma risultati non trascurabili si ottengono anche con il bolentino notturno.
LA TRAINA AL PESCE SERRA
La traina al Serra si svolge nei luoghi e negli orari in cui si avvicina alla costa a cacciare, e in tutti i litorali dove pascolano i piccoli pesci, con preferenza per aguglie, cefali e mormore; i promontori rocciosi, meglio se in zone di mare con forti correnti, gli estuari dei fiumi e le zone antistanti i porti, a volte anche al loro interno.
Gli orari vannno dall’alba alla levata del sole e dal tramonto a notte fatta, con la luce piena si allargano disperdendosi in mare aperto.
Le batimetriche da esplorare sono a partire da circa -15/-20 mt, accostando fin dove vi permette il pescaggio della barca. Ottime catture sono state fatte praticamente sulla riva, a meno di 50 cm di fondo. Le canne, da 15/20 lb, armate con monofilo dello 0,35/0,40 e terminale in acciaio termosaldante. Avuto il primo attacco, occorre ripassare piu’ volte nella stessa zona. I Serra piu’ giovani sono’ molto gregari, dove si verifica un attacco staziona un branco, a volte molto numeroso, da qui la necessita’ di fare diversi tentativi. Per questa sua caratteristica viene sterminato dalla pesca professionale con le reti a circuizione (dette “Cinte”) che vengono calate intorno al branco a chiuderlo completamente e quindi salpate, non lasciando alcun superstite. Questo tipo di pesca e’ uno dei motivi per cui immediatamente dopo un accostamento i Serra spariscono.
Le zone in cui staziona un branco sono alquanto circoscritte quindi in questa pesca hanno la meglio le piccole imbarcazioni o i gommoni, che, sia per le dimensioni ridotte che per il motore di tipo fuoribordo, hanno una migliore manovrabilita’ .
La traina si svolge al mattino, iniziando quando e’ ancora buio e terminando a luce piena o alla sera, iniziando nel tardo pomeriggio fino a notte inoltrata. In generale le ore migliori sono intorno all’alba e al tramonto, cioe’ le ore delle “ombre lunghe”, quando il sole e’ quasi all’orizzonte.
La velocita’ di traina e’ 1,5/2 nodi se si usano esche naturali (piccoli pesci), che puo’ salire a 2,5/3 nodi per gli artificiali, che comunque, vanno benissimo, anche alla velocita’ inferiore. Quella indicata di 2,5/3 nodi e’ il limite massimo che si puo’ tenere in questo tipo di pesca e che per alcune imbarcazioni, ad esempio con motore a due tempi, potrebbe essere troppo bassa per consentire un funzionamento regolare (il motore a due tempi tende ad ingolfarsi se tenuto per parecchio tempo a basso numero di giri).
Esche per la traina al pesce serra
Per la traina al pesce Serra l’esca migliore e’ quella naturale viva , ma date le notevoli difficolta’ nel suo reperimento e mantenimento, si puo’ ripiegare sull’ esca morta, con rendimento di poco inferiore.
Le Aguglie sono l’esca d’eccellenza per la traina al pesce Serra e hanno un ottimo rendimento anche se surgelate, anzi spesso rendono meglio quelle congelate che quelle fresche.
L’esca artificiale e’ piu’ redditizia per i pesci Serra di piccola taglia, con risultati a volte buoni, mentre per gli esemplari di pesce serra piu’grandi non ha prestazioni rilevanti .
Esche artificiali per la traina al pesce serra
Le esche artificiali che forniscono i risultati migliori sono le piume di colori chiari, i cucchiaini dotati di piuma e i Minnow con colorazione verde chiaro, ma il pesce Serra, come molti altri pesci predatori e’ estremamente volubile in fatto di artificiali, quindi conviene sempre provare diversi tipi e colori.
Queste esche vanno montate , normalmente, senza piombatura, con terminale da 0,35/0,40 lungo 10/15 mt e girella. Se non si avvertono attacchi provate a piombare con 50/100 gr.
Nel caso degli artificiali, 13/20 cm in particolare quelli armati con ancorette, non serve il cavetto in acciaio perche’, normalmente, il Serra non riesce a mordere il filo.
Testina piumata
Utilizzare senza piombatura a 2/3 nodi. La resa migliore è dopo l’alba o prima del tramonto, cioè con un minimo di luce.
Piumetta da traina generica
Ottima per i primi periodi di accostamento (Maggio/Giugno) nelle ore del crepuscolo. Si utilizza senza piombo se molto a lungo, altrimenti con 50 gr.
Minnow
Nell’impiegare i minnow fate attenzione al fondale in quanto questi artificiali si immergono per 3/4 mt, soprattutto alle basse velocita’ necessarie per il Sera, e potrebbero toccare il fondo incagliandosi.
Circa il loro impiego al mattino e’ da preferirsi la piuma, nel pomeriggio/sera sembra piu’ catturante il minnow.
Esche naturali morte
Costituite da piccoli pesci opportunamente montati. In ordine di efficacia i piu’ catturanti sono : Aguglie, Cefali, Sugarelli, Sgombri.
Le misure migliori sono intorno a 20/25 cm (le normative relative alle misure minime sono : Cefalo 20 cm, Sgombro 15 cm , Sugarello 10 cm).
Montaggio dell’esca naturale per traina ai serra
La grandezza suggerita per l’ esca per la traina al pesce serra è di (20/30 cm) rivolto alla cattura di esemplari di misura media (0,5/3kg), che costituiscono la maggior parte delle presenze nei nostri mari. Se si hanno notizie di esemplari piu’ grandi conviene aumentare la dimensione delle esche.
Il sistema migliore per montarle, e’ per vie interne, ma va bene anche esterno, con amo ferrante 4/0 a gambo ad acchiello e amo trainante molto piu’piccolo
L’amo ferrante deve essere montato con cavetto d’acciaio o termosaldante , di lunghezza di circa 30 cm superiore alla lunghezza dell’esca (per allontanare la girella dall’esca). L’amo trainante, necessario per il recupero, puo’ essere montato con filo di nylon da 0,35/40.
Per facilitare inneschi successivi la girella sulla lenza madre dovra’ essere munita di moschettone mentre la montatura dovra’ terminare con un cappio.
L’amo trainante potra’ essere legato al cappio del cavetto termosaldante, ottenendo cosi una montatura completa che puo’ essere sostituita con rapidita’.
Montaggio dell’Aguglia per traina ai Serra
Per l’innesco interno si utilizza un lungo ago (reperibile in tutti i negozi di pesca) per mezzo del quale si infila la lenza, con amo gia’ montato, nel corpo dell’esca, partendo da 1 a 3 cm (secondo la grandezza dell’esca) dopo il foro anale (verso la coda) e facendola uscire dalla bocca. L’amo deve entrare per circa 3/4 della sua lunghezza, con la punta rivolta in avanti (verso la testa del pesce esca).
La posizione (2-4 cm dal foro anale) e’, a volte, determinante in quanto il Serra ha l’abitudine di attaccare dalla coda e sferrare un primo morso non troppo profondo. Se l’amo e’ montato troppo avanti si corre il rischio di mancare la ferrata e di lasciare la coda della nostra esca in bocca al pesce Serra.
Proprio per questa abitudine puo’ succedere che un primo attacco non porti alla ferrata. In questi casi puo’ essere utile ridurre immediatamente la velocita’ di traina in modo da simulare il comportamento di un pesce vero, che, se ferito non continua tranquillamente a nuotare. Molte volte, con questa tattica, il pesce Serra attacca nuovamente rimanendo allamato.
Un ultimo suggerimento : cercate di trainare il piu’ possibile contro corrente che e’ la direzione preferenziale degli attacchi del pesce Serra.
Al termine della battuta di pesca non gettate le esche avanzate ma ricongelatele. Il Serra, tra le esche naturali morte, sembra preferire quelle ricongelate piu’volte.
Una implementazione all’esca che sembra renderla molto piu’ efficace consiste nel montare 2 o 3 perline fosforescenti, o una starlight, a pochi centimetri dal muso dell’esca.
La resa migliore è naturalmente dopo la calata di sole, o prima dell’alba. I risultati vanno oltre le piu’ ottimistiche stime, specialmente nei mesi di Novembre e Dicembre, provare per credere.
Il metodo credo si possa utilizzare anche con esche artificiali, ma non ho ancora svolto prove sufficenti.
Bolentino notturno al pesce serra
La pesca notturna del pesce Serra si svolge negli stessi posti ed orari della traina.
Utilizzando un terminale rigorosamente fatto con cavetto di acciaio , come esca si usa sarda innescata intera, o risvoltata e legata su due ami con filo elastico , ma si puo’ usare qualsiasi altro pesce presente in zona, meglio e di particolare efficacia se innescato vivo.
La taglia dei Serra puo’ variare in base al periodo di pesca, e non e’ particolarmente grande nei mesi di Giugno e Luglio anche se piu’ numeroso, ma possono essere molto piu’ grossi nei mesi autunnali ma e’ meno frequente incontrarli ..
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